3830 recensioni a vostra disposizione!
   
 

TUTTE LE MATTINE DEL MONDO
(TOUS LES MATINS DU MONDE)
Film con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggio
  Stampa questa scheda Data della recensione: 30 marzo 1992
 
di Alain Corneau, con Jean-Pierre Marielle, Gérard Depardieu, Anne Brochet, Guillaume Depardieu (Francia, 1991)
"TOUS LES MATINS comincia come AMADEUS. Un vecchio musicista, carico di gloria, di onori, ricorda i suoi incontri con un altro musicista: riservato questo, assoluto, inaccessibile ai comuni mortali nel suo Olimpo toccato dalla Grazia dei pochi. È la storia (tratta dal romanzo di Pascal Quignard) di Marin Marais, musicista e compositore alla corte di Luigi XIV nella seconda metà del Seicento, grande specialista di uno strumento ("il più vicino alla voce umana") da allora in disuso, la viola da gamba. Grande specialista. Ma mai, come Sainte Colombe: giansenista, inventore insuperabile dello strumento, ritirato in sé stesso come un guru indiano, rinchiuso ad esercitarsi per tutta una vita in un padiglione che si era fatto costruire in giardino, alla morte della moglie.

TOUS LES MATINS comincia come AMADEUS: con il desiderio di divulgare, d'illustrare la musica, di farne oggetto di spettacolo. Ma come continua? Alain Corneau sta compiendo un curioso itinerario: da autore di film d'azione, thriller virili come SERIE NOIRE o POLICE PYTHON, a cantore delle proprie passioni. L'India del recente NOCTURNE INDIEN, ed ora la musica, il barocco francese, la pittura d'epoca ispirata alla luce delle candele di Georges de la Tour o alle composizioni di Vermeer, l'eleganza di una lingua che traduce la vanità di un 'epoca nelle raffinatezze neoclassiche. Inaspettatamente (?), per un'opera che nulla concede alla facilità, tutta dedicata alla divulgazione musicale, all'esigenza del rigore, agli equilibri dell'armonia, alla difficile ricerca della serenità, il film di Corneau ha riscosso uno straordinario successo di pubblico. Del quale non si può che rallegrarsi.

Eppure, TOUS LES MATINS DU MONDE è un film più ammirevole che emozionante, più diligentemente bello, che sconvolgente. Un po' come se Corneau fosse come Marais: impossibilitato a raggiungere quelle vette vertiginose del sublime, che sole appartengono ai Sainte Colombe.Quasi che la ricerca suprema dell'armonia, della convergenza perfetta fra la pittura, la musica e la lingua avesse dimenticato l'essenziale. Il cinema...

TOUS LES MATINS è un film dalla fattura impeccabile: ma la storia che racconta, quella che diventa sempre di più quella del maestro rinchiuso nel suo padiglione, è quella di una genialità, di una passione che si fa trascendenza o follia. Grazie alla propria musica, Sainte Colombe riesce a far ricomparire accanto a sé la moglie adorata: è un fantasma consolatorio, un'apparizione che non ha nulla di terrificante.

Un miracolo al quale assistiamo, ma al quale non partecipiamo. Perché i fantasmi di Corneau non assomigliano a quelli di Mizuoguchi: non nascono dalla trasgressione, dalla sfida all'impossibile, dal disordine dell'anima che la fatica dell'arte riesce a domare.

Perfettamente citate, le nature morte di Corneau ci istruiscono sulla musica, sull'epoca, sui personaggi emblematici che le contengono (e non per nulla è quello femminile, più sfuggente, più destabilizzante, più crudele della bravissima Anne Brochet, ad offuscare le prestazioni impeccabili di Marielle e Depardieu): è molto per la nostra ammirazione. Un po' meno per la nostra emozione."


   Il film in Internet (Google)

Per informazioni o commenti: info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch

 
Elenco in ordine


Ricerca






capolavoro


da vedere assolutamente


da vedere


da vedere eventualmente


da evitare

© Copyright Fabio Fumagalli 2024 
P NON DEFINITO  Modifica la scheda